{"id":965,"date":"2018-11-30T14:23:43","date_gmt":"2018-11-30T13:23:43","guid":{"rendered":"https:\/\/museo-fisogni.org\/non-categorizzato\/storia-di-villa-castiglioni-xviii-xix-sec\/"},"modified":"2022-03-03T09:39:48","modified_gmt":"2022-03-03T08:39:48","slug":"storia-di-villa-castiglioni-xviii-xix-sec","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/museo-fisogni.org\/blog\/arte-e-architettura\/storia-di-villa-castiglioni-xviii-xix-sec\/","title":{"rendered":"Storia di Villa Castiglioni (XVIII-XIX sec.)"},"content":{"rendered":"
Il nobile Giuseppe Castiglioni, originario di Lonate Ceppino, nel 1781 acquista la casa del rev. Giacomo Filippo Pusterla, appartenente alla storica famiglia tradatese; il figlio Francesco ed il nipote Luca tra il 1837 e il 1850 accresceranno la propriet\u00e0, realizzando tanto edifici colonici quanto un notevole ampliamento dell\u2019antica villa. <\/a><\/p>\n Il 2 giugno 1841 da Luca e Teodolinda Castiglioni nasce Cesare che, solo diciannovenne, seguir\u00e0 Garibaldi nella Spedizione dei Mille<\/a> prima e nella III Guerra d\u2019Indipendenza<\/a> poi.<\/p>\n Al ritorno conosce Caterina Scalini, con la quale si sposa nel 1870; nello stesso anno viene eletto consigliere comunale a Tradate, impegno che mantiene fino al 1910.<\/p>\n Tramite i parenti della moglie, Cesare Castiglioni conosce Alessandro Lonati e con lui avvia un\u2019attivit\u00e0 nel settore tessile; per questo mette a disposizione parte della propria casa, dove gi\u00e0 possiede una piccola filanda, che utilizza al momento della raccolta e della prima fase della lavorazione dei bachi da seta provenienti dai gelsi delle sue propriet\u00e0 agricole.<\/p>\n Cos\u00ec nel 1880, sotto la direzione tecnica del Lonati, apre la \u2018Bottega dei telai a mano completamente autonoma per la produzione delle seterie<\/em>\u2019 con 60 telai a mano e 70 operaie, tutte provenienti dal territorio tradatese. Il sodalizio con il Lonati ha una svolta nel 1885-87: dapprima Castiglioni fonda una nuova societ\u00e0 con il collega Butti, poi si trasferisce in un nuovo opificio che ospiter\u00e0 all\u2019inizio 70 telai e 200 addetti. In questa fase non appoggia direttamente il suo ex direttore tecnico, tuttavia il terreno su cui sorge la tessitura nel 1889 \u00e8 acquistato dalla ditta Taiana, Perti, Castiglioni & C<\/em>, ovvero la banca dove Cesare ha un ruolo importante.<\/p>\n Cesare Castiglioni muore il 21 aprile 1918 a 77 anni; in sua memoria nel 1939 verr\u00e0 collocata una lapide sulla facciata della casa: N.H. Cesare Castiglioni \u2013 Garibaldino dei Mille percorse col pensiero, coll\u2019azione le fortune della Patria unita. In questa casa italianamente visse, oper\u00f2.<\/em><\/p>\n L\u2019ingresso alla parte residenziale di Villa Castiglioni<\/a> avviene da via G. Bianchi n. 23, un tempo l\u2019unica strada che collegava Tradate a Lonate Ceppino; l\u2019androne d\u2019ingresso \u00e8 nobilitato da una cornice ad arco (con un vago richiamo al barocco<\/a>), mentre nella chiave di volta si trova lo stemma marmoreo dei Castiglioni.<\/a><\/p>\n Dell\u2019edificio, una volta disposto attorno ai quattro lati del cortile, sopravvive la parte originale, sebbene modificata, nei lati nord ed ovest.<\/p>\n L\u2019aspetto attuale risale a met\u00e0 \u2018800, anche se il catasto lo segnala solo dal 1875, quando il lato sud viene demolito mentre quello orientale diventa di tre piani e a corpo doppio.<\/p>\n Le pareti dell\u2019edificio sono suddivise in due parti da un marcapiano: il piano terreno ha un rivestimento che ricorda il bugnato rustico ed \u00e8 di colore ocra, invece i piani superiori sono di colore grigio e con l\u2019intonaco meno ruvido. Le aperture sono contornate da cornici mistilinee per la presenza di un arco ribassato, che \u00e8 assente nel piano pi\u00f9 alto, data la vicinanza del sottogronda.<\/p>\n Il cortile, aperto su un lato verso l\u2019ampio parco all’inglese, \u00e8 chiuso sul lato ovest dall\u2019abitazione dei proprietari: in questa parte della villa si nota una diversit\u00e0 di stile, che ricorda il gusto eclettico dovuto anche alle diverse fasi costruttive non facilmente identificabili.<\/p>\n Infatti questo lato, per una gran parte, ha una balaustra al posto della gronda perch\u00e9 la copertura \u00e8 piana; la porzione che volge a sud, pur avendo due piani, sembra pi\u00f9 alta e in corrispondenza dell\u2019angolo la gronda si prolunga verso l\u2019alto, imitando la forma di un timpano con al centro un oculo che illumina il sottotetto.<\/p>\n Al piano terreno le porte finestre contribuiscono a collegare in modo pi\u00f9 continuo l\u2019interno con l\u2019esterno, data la presenza del parco. Forse per bilanciare questa possibilit\u00e0 e cercare una certa riservatezza, pur potendo ammirare il parco, \u00e8 stato costruito al piano terreno un bovindo composto da tre lati con tre bifore: lo stile \u00e8 neogotico<\/a> con richiami al Tudor<\/em><\/a>, forse ispirato ad altre ville di Tradate.<\/a><\/p>\n Il secondo cortile, stando ai catasti, \u00e8 risalente al 1840 e si compone di edifici rustici, con l\u2019abitazione del fattore e la presenza di una torretta che potrebbe richiamare una colombaia, ma non sembra sia stata usata a questo scopo.<\/p>\n In questa porzione c\u2019erano la filanda e la tessitura, inizialmente gestita dal Lonato, mentre oggi trova sede il Museo Fisogni<\/strong>, che raccoglie oggetti riguardanti le stazioni di servizio.<\/p>\n Gianpaolo Cisotto<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La storia di Villa Castiglioni Fisogni, che ospita la collezione del Museo!<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":978,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[22,50],"tags":[113,114,115,116,117,118,119,120,121,122,123,124,125,110,126,111,127,112],"acf":[],"yoast_head":"\nDescrizione<\/h2>\n